Auditoire de Calvin

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Auditoire de Calvin nuovo organo - foto Natale GIANDOMENICO

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mercoledì 23 luglio 2014

Le Radici delle Scienze psicologiche



Luciano Mecacci

Dizionario delle Scienze psicologiche

Zanichelli, Bologna, 2012

Nel libro
  • 1456 pagine
  • oltre 18.000 voci
  • 65 rappresentazione grafiche di illusioni ottiche
  • in appendice: glossario inglese di tutti i lemmi presenti nel dizionario; glossario francese, russo, spagnolo e tedesco dei principali termini in uso nella letteratura specialistica psicologica
                                                                                
                                                                                  www.zanichelli.it


La Recensione

Dizionario delle Scienze psicologiche
di Luciano Mecacci
Edizioni Zanichelli – prima edizione 2012


 Si presenta con un’immagine di copertina raffigurante un intreccio di radici il Dizionario delle Scienze psicologiche di Luciano Mecacci, rappresentazione che al meglio simboleggia il complesso intreccio delle discipline che costituiscono il terreno delle scienze psicologiche .
Questo dizionario, come appunto è evocato dalla copertina, riflette pienamente la multidisciplinarietà della psicologia, spaziando dalla tradizionale psicologia generale e clinica, agli studi più attuali riguardanti la neuropsicologia e la psicometria, senza però tralasciare i fondamentali cenni di filosofia, linfa della prima riflessione psicologica, e le note riguardanti la vita e le opere principali dei più influenti autori corredate da bibliografia.
Inoltre tra i lemmi del dizionario sono stati introdotti i farmaci con i relativi principi attivi, utilizzati per il trattamento di patologie di origine psichica.
Per quanto riguarda il linguaggio utilizzato si tratta di un lessico semplice e chiaro, che lo rende di facile utilizzo e comprensione anche dai non addetti ai lavori, nonostante sia specificatamente indicato per gli studenti di psicologia.
Si tratta di un testo esaustivo ma compatto, che attraverso illustrazioni in bianco e nero, esplica alcuni concetti altrimenti di difficile comprensione come le illusioni percettive.
La varietà di termini, dai più tecnici e ricercati ai più semplici e di uso comune, lo rende molto utile anche per studenti delle scuole medie superiori o di altre Facoltà, le quali sempre più sovente prevedono all’interno della formazione accademica uno o più esami con contenuto psicologico.
Il dizionario include al suo interno anche i termini stranieri di utilizzo consolidato nella pratica psicologica e accanto ad ogni voce in lingua italiana l’autore ha riportato la traduzione con il corrispondente termine inglese, oltretutto, in appendice è possibile consultare un glossario multilingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo) dei principali termini utilizzati nella letteratura psicologica, tali accortezze rendono il testo particolarmente utile e fruibile per gli studenti di psicologia stranieri, per gli studenti italiani che studiano all’estero e per chi svolge progetti di mobilità universitaria.
In altre parole un testo che non può mancare nel bagaglio del futuro psicologo in partenza per l’Erasmus!


Corinna Abbà
Dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche


martedì 22 luglio 2014

noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché 
questa grande potenza 
sia attribuita a Dio e non a noi
II Corinzi 4,7

venerdì 18 luglio 2014

I lavori del Consiglio Ecumenico delle Chiese


Consiglio ecumenico delle chiese
A Ginevra i lavori del Comitato centrale

Roma (NEV), 9 luglio 2014 - Come camminare insieme in un pellegrinaggio della giustizia e della pace? E' questa la domanda che ha sotteso la settimana di lavoro del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), conclusasi ieri a Ginevra. Una domanda che richiama le decisioni prese dall'ultima Assemblea generale dell'organismo ecumenico, tenutasi a Busan (Repubblica di Corea) nello scorso autunno, i cui temi principali erano appunto la giustizia e la pace.
I 150 membri dell'organo di governo del CEC hanno individuato alcune tappe di questo pellegrinaggio, stabilendo le priorità del lavoro dei prossimi anni. La prima riguarda la solidarietà fattiva del CEC con quelle chiese che vivono in zone di conflitto e che si adoperano per un'azione riconciliatrice. “Siamo chiamati ad essere una voce profetica per influenzare i processi che possono portare alla giustizia e alla pace”, ha dichiarato il pastore Olav Fykse Tveit - il cui mandato di segretario generale del CEC è stato rinnovato per altri cinque anni. In particolare, il Comitato ha ricevuto testimonianze dirette dal Sud Sudan, dalla Nigeria, dalla Siria e dalla Corea, quattro nazioni che insieme alla Repubblica democratica del Congo, a Israele e alla Palestina, rappresentano i luoghi caldi del mondo sui quali l'attenzione del CEC è concentrata.
Particolarmente importante e sentita è stata la discussione sui cambiamenti climatici. In occasione delle sedute ginevrine è stato annunciato per il prossimo settembre un incontro internazionale interreligioso sul tema, organizzato dal CEC in collaborazione con Religions for Peace. L'incontro, che prevede la partecipazione di 30 esponenti di diverse comunità di fede, si terrà a New York il 21 e 22 settembre prossimi, subito dopo la conclusione del Summit sul clima convocato nella città statunitense dalle Nazioni Unite.
Le altre priorità individuate dal Comitato riguardano il dialogo ecumenico sull’ecclesiologia, la giustizia economica, i diritti di profughi e rifugiati, la giustizia di genere, l'impegno per un mondo libero dal nucleare, e il maggiore coinvolgimento dei giovani nel lavoro del CEC.
Del Comitato centrale del CEC  fa parte anche l’italiana Valeria Fornerone, membro della chiesa valdese.

Per informazioni:
 Agenzia NEV - Notizie Evangeliche
 
Federazione delle chiese evangeliche in Italia

tel. 06/48.25.120

fax 06/48.28.728


giovedì 10 luglio 2014

Giovanni Calvino un esule per motivi di fede

piccola recensione di Maurizio Abbà
Christoph Strohm, Giovanni Calvino (Universale Paperbacks 662), 
il Mulino, Bologna, 2014, pp. 153;
traduzione di Marco Cupellaro

Significativamente ecco un libro sul riformatore ginevrino, in traduzione italiana.
La casa editrice bolognese il Mulino ha, com'è noto, nella sua storia una tradizione importante e consistente di titoli prestigiosi nell'ambito delle scienze religiose e della storia del pensiero cristiano.
Il libro di Strohm è un sintetico percorso attraverso alcune tappe fondamentali della vita di Calvino.

«L'impegno riformatore di Calvino iniziò con la fuga dalle persecuzioni, ed egli rimase per tutta la vita un esule per motivi di fede» (p. 124).


Da questa visuale suggerita dall'autore si possono cogliere più nitidamente alcuni aspetti del pensiero calviniano.
Essendo stato esule per motivi di fede Calvino sarà di aiuto a chi era profugo, per motivi di fede, dalla Francia e da altri paesi, Italia compresa.
Strohm ripercorre il pensiero e l'opera di Calvino che hanno suscitato tante adesioni e molte contrarietà nella sua epoca e successivamente.

L'autore cerca lodevolmente di evitare sia i percorsi agiografici sia le caricature negative  basate su pregiudizi privi di fondamento affibbiati dalle parti avverse a Calvino. 
Giustamente l'equilibrio è ingrediente necessario della saggezza storica e nell'affrontare una figura che è stata controversa come quella di Calvino ne occorre davvero molto e sovente Christoph Strohm ci è riuscito, ma forse ne occorre di più,
ad esempio (pp. 123-124):

"L'azione dell'uomo, così come le forme istituzionali della vita ecclesiastica, dovevano orientarsi su norme religiose o principi di fede di presunta origine biblica. 
Non c'era praticamente spazio per decisioni di coscienza individuale sulla condotta di vita.
Le conseguenze di ciò, e della lotta per la purezza e l'unità della dottrina alimentata in Calvino da un senso costante di minaccia, potevano anche consistere nel promuovere l'intolleranza delle menti. Ciò poteva a maggior ragione accadere quando ci si identificava, come nel caso di Calvino, con le figure dei padri dell'Antico Testamento.




Da questa considerazioni sembrerebbe trasparire un collegamento diretto, univoco e inevitabile tra Antico Testamento e intolleranza. Si tratterebbe di un luogo fuorviante che non dovrebbe avere più spazio nella ricerca storica e neppure nella teologia cristiana. Bisogna invece evidenziare come l'Antico Testamento: è la radice ed è la base della fede cristiana. - Certamente i testi religiosi possono essere purtroppo vittime delle interpretazioni dei fondamentalismi, ma non vi è automatismo. L'Antico Testamento è nella carta fondante dei movimenti per la liberazione degli oppressi basti pensare al libro biblico dell'Esodo chiave di lettura della Bibbia Ebraica (l'Antico Testamento dei Cristiani) come ha accompagnato tante lotte di liberazione nei secoli (si pensi, nell'età moderna più vicina, ai Negro Spirituals). 
Per Calvino l'Antico Testamento è, come per i cristiani di oggi e di sempre: il riferimento alla Bibbia che Gesù leggeva, commentava e praticava!

- Bisogna rilevare come Strohm inquadri appropriatamente l'impegno riformatore di Calvino su diversi versanti:

"Oltre alla disciplina ecclesiastica e alla salvaguardia della vera e unica dottrina, il terzo ambito di riorganizzazione cui Calvino dedicò particolare attenzione in questi anni fu l'istruzione dei bambini e degli adolescenti." (p. 71).

- Per chi si colloca nel solco del cristianesimo-protestante può fare questa considerazione: Calvino, autore dell'Istituzione della religione cristiana, ha cercato, e in parte ci è riuscito, di dare forma e spazio alla Chiesa Riformata, ma come si sa la Chiesa Riformata è costitutivamente e incessantemente da riformare e quindi si tratta di un compito che prosegue con Calvino ma anche oltre Calvino.
Il libro di Strohm, per molti versi (anche se non completamente come si è già notato) è un piccolo ma valido ausilio per delineare culturalmente il pensiero di Calvino nel suo ambito storico.

Si può notare inoltre come Calvino, con tutta la fragilità umana e gli errori che ha commesso, ha voluto rendere gloria a Dio e soltanto a Dio.



"Come potremmo disonorare maggiormente Dio, se non pretendendo di racchiudere la sua grandezza e potenza nei nostri sensi?


È peggio che se un uomo volesse stringere nel pugno il mare e la terra e volesse tenerli tra due dita. 
È questa una temerarietà ancora maggiore, poiché cielo e terra non sono grandi come la giustizia, la forza, la sapienza e la bontà che dimorano in Dio, e non ne sono che piccole tracce." 
(CO 15,722 ss.; Schwarz 2,793 ss. riportato da Strohm, p. 127).




L'autore del libro:
Christoph Strohm insegna Storia della Riforma e Storia della Chiesa in età moderna nella Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg. Fra i suoi libri più recenti: «Calvinismus und Recht» (2008) e «Die Kirchen in dritten Reich» (2011).


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Giovanni Calvino 
(Noyon, Sabato 10 luglio 1509 - Ginevra, mercoledì 27 maggio 1564)

Le pubblicazioni in italiano sul riformatore ginevrino non si può dire che abbondino.
In anni recenti però vi sono alcuni testi di rilievo che si presentano solidi e documentati.
In particolare:
per una prima introduzione al pensiero di Giovanni Calvino:
- Paolo RICCA, Giovanni Calvino L'altra Riforma, a cura di Gabriella Caramore, (Uomini e Profeti 23), Morcelliana, Brescia, 2009.
- Giorgio TOURN, Giovanni Calvino Il riformatore di Ginevra, (Piccola Collana Moderna Serie storica 113, Claudiana, Torino, 2005, 2009 Seconda edizione ampliata.
dello stesso autore era già apparso:
- Giorgio TOURN, Calvino e la Riforma a Ginevra, (I testimoni - 2), Claudiana, Torino, 1965.

e le biografie:
- Alister E. McGRATH, Giovanni Calvino il Riformatore e la sua influenza sulla cultura occidentale, (Studi Storici Ritrattii)Claudiana, Torino, 1991, 2002, 2009, Terza edizione con una bibliografia in lingua italiana aggiornata, edizione italiana a cura di Domenico Tomasetto.

- William J. BOUWSMA, Giovanni Calvino, (Collezione Storica), Laterza, Roma-Bari, 1992, traduzione di Aldo Comba.

Sulla teologia di Calvino una valida introduzione è:

- Eberhard BUSCH, La teologia di Giovanni Calvino, (Piccola biblioteca teologica 91), Claudiana, Torino, 2008, traduzione di Valerio Corsani.

Sulla teologia dell'esilio in Calvino (in francese):
- Jean Calvin l'exilé: une théologie de l'exil dans l'œuvre du Réformateur
par Max Engammare in: "Dimensioni e problemi della ricerca storica", 
Rivista del Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza Università di Roma,
n. 2/2010, Giovanni Calvino e il calvinismo a cura di Laura Ronchi De Michelis e Lothar Vogel,
Carocci editore; 
presenta diversi saggi in italiano, francese, inglese su: Calvino, il calvinismo e la sua eredità teologica, sociale e politica.



Oggi il blog ginevravaldese.blogspot.it compie un anno.
Un piccolo spazio che vuol essere di riflessione e ricerca per una spiritualità protestante.


                                                                                                                              Maurizio Abbà

martedì 8 luglio 2014


Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione
Romani 15,2