Cécile KYENGE, Ministro per l'Integrazione,
è intervenuta al tempio valdese di Torre Pellice
alla serata pubblica sulla tematica:
"Gli italiani, il pluralismo delle fedi, l'analfabetismo religioso".
KYENGE ha espresso la convinzione che
insieme si può sconfiggere il razzismo,
insieme si può sconfiggere la xenofobia,
- insieme si può dare speranza di un futuro ai giovani,
dare cittadinanza a chi nasce in Italia.
Filo conduttore del suo discorso intenso:
Ama il prossimo tuo come te stesso,
espressamente e nitidamente ha risuonato il sogno
del pastore battista Martin Luther King (1929 - 1968),
un sogno di uguaglianza per i diritti civili,
per la cultura, per la lotta contro la povertà.
Un sogno da far rivivere oggi in Italia.
Auditoire de Calvin
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lunedì 26 agosto 2013
SINODO 2013: la salute è un diritto di tutti
Per gli ospedali, un tempo gestiti dalla Chiesa Valdese,
di Pomaretto, Torre Pellice, e Torino, c'è sempre grande
attenzione da parte valdese, soprattutto in questo periodo
difficile per i presidi sanitari nelle Valli del pinerolese
e nel capoluogo piemontese.
- Il corteo sinodale nel pomeriggio del 25 agosto
ha incontrato davanti al tempio valdese il corteo
a sostegno degli ospedali, per esprimere che la
salute è un diritto di tutti e che non ci devono
essere tagli alla sanità.
Oggi nel pomeriggio, di lunedì 26,
la Sinodo ha espresso solidarietà e sostegno
per la salvaguardia della funzionalità degli
ospedali di Pomaretto e Torre Pellice.
di Pomaretto, Torre Pellice, e Torino, c'è sempre grande
attenzione da parte valdese, soprattutto in questo periodo
difficile per i presidi sanitari nelle Valli del pinerolese
e nel capoluogo piemontese.
- Il corteo sinodale nel pomeriggio del 25 agosto
ha incontrato davanti al tempio valdese il corteo
a sostegno degli ospedali, per esprimere che la
salute è un diritto di tutti e che non ci devono
essere tagli alla sanità.
Oggi nel pomeriggio, di lunedì 26,
la Sinodo ha espresso solidarietà e sostegno
per la salvaguardia della funzionalità degli
ospedali di Pomaretto e Torre Pellice.
domenica 25 agosto 2013
La Sinodo valdese 2013 è iniziata con il Culto Evangelico
TORRE PELLICE Domenica 25 agosto 2013
è iniziata la Sinodo delle chiese valdesi e metodiste
(ramo europeo della Chiesa Valdese).
La Sinodo è iniziata con il Culto presieduto dalla pastora
Maria BONAFEDE
testo della predicazione:
Evangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,13-14
Sono stati consacrati al ministero pastorale:
Rosario CONFESSORE
e
MARCO FORNERONE
è stata consacrata al ministero diaconale
Nataly PLAVAN
è stato presentato il pastore Ricardo COLLAZO
è iniziata la Sinodo delle chiese valdesi e metodiste
(ramo europeo della Chiesa Valdese).
La Sinodo è iniziata con il Culto presieduto dalla pastora
Maria BONAFEDE
testo della predicazione:
Evangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,13-14
Entrate per la porta stretta,
poiché larga è la porta e spaziosa la via
che conduce alla perdizione,
e molti sono quelli che entrano per essa.
Stretta invece è la porta e angusta la via
che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.
Sono stati consacrati al ministero pastorale:
Rosario CONFESSORE
e
MARCO FORNERONE
è stata consacrata al ministero diaconale
Nataly PLAVAN
è stato presentato il pastore Ricardo COLLAZO
sabato 24 agosto 2013
SINODO 2013
A Torre Pellice (TO)
Domenica 25 agosto 2013 inizia la Sinodo
- del ramo europeo della Chiesa Evangelica Valdese.
Sinodo significa, in particolare, camminare insieme:
quindi fare un percorso comune, parlarsi, comunicare.
La Chiesa Evangelica Valdese - unione delle chiese
metodiste e valdesi, cerca di progettare nuove iniziative,
consolidare quelle esistenti a sostegno della testimonianza
evangelica in Italia, in Svizzera;
e altresì con le sorelle e i fratelli
del Rio de La Plata anche in Uruguay e Argentina
(il ramo sudamericano della Chiesa Valdese).
In comunione con i credenti in tutto il mondo.
Senza barriere, senza confini, senza pregiudizi.
Solidarietà, giustizia, pace, cultura, accoglienza e testimonianza
sono ingredienti necessari per narrare l'Evangelo, ieri come oggi.
Per una speranza vera e concreta nel domani che ci attende.
Domenica 25 agosto 2013 inizia la Sinodo
- del ramo europeo della Chiesa Evangelica Valdese.
Sinodo significa, in particolare, camminare insieme:
quindi fare un percorso comune, parlarsi, comunicare.
La Chiesa Evangelica Valdese - unione delle chiese
metodiste e valdesi, cerca di progettare nuove iniziative,
consolidare quelle esistenti a sostegno della testimonianza
evangelica in Italia, in Svizzera;
e altresì con le sorelle e i fratelli
del Rio de La Plata anche in Uruguay e Argentina
(il ramo sudamericano della Chiesa Valdese).
In comunione con i credenti in tutto il mondo.
Senza barriere, senza confini, senza pregiudizi.
Solidarietà, giustizia, pace, cultura, accoglienza e testimonianza
sono ingredienti necessari per narrare l'Evangelo, ieri come oggi.
Per una speranza vera e concreta nel domani che ci attende.
giovedì 22 agosto 2013
Un progetto per la Scuola dei Barba
Sopravvive nelle Alpi Cozie e si è diffusa nel mondo una minoranza religiosa che ha resistito per otto secoli ad una continua repressione con innumerevoli tentativi di sterminio. La sua storia e i luoghi dove si coltiva la memoria del suo passato sono tuttora segno di una forza che supera ogni ostacolo. Solo la fede in Dio può dare tanta forza per continuare a testimoniare della Sua Grazia.
Un progetto per la Scuola dei Barba
_____________________________________________________
Il Coulège di Barba ci ricorda che nel medioevo i Poveri di Lione avevano fondato delle scolae in molte città d’Europa. La scola era luogo di incontro e di preparazione per i predicatori itineranti, portatori del Vangelo di Cristo: i Barba Valdesi.
Una di queste scolae si trovava in Val d’Angrogna e la tradizione la situa in un edificio poco sopra il borgo di Pradeltorno. Ogni anno è visitata da migliaia di persone interessate alla storia dei Valdesi. Molti lavori per migliorarne l’accessibilità sono già stati fatti, mancano però ancora parecchi elementi per renderne più efficace la fruizione.
Il nostro progetto prevede
:
Un progetto per la Scuola dei Barba
_____________________________________________________
Il Coulège di Barba ci ricorda che nel medioevo i Poveri di Lione avevano fondato delle scolae in molte città d’Europa. La scola era luogo di incontro e di preparazione per i predicatori itineranti, portatori del Vangelo di Cristo: i Barba Valdesi.
Una di queste scolae si trovava in Val d’Angrogna e la tradizione la situa in un edificio poco sopra il borgo di Pradeltorno. Ogni anno è visitata da migliaia di persone interessate alla storia dei Valdesi. Molti lavori per migliorarne l’accessibilità sono già stati fatti, mancano però ancora parecchi elementi per renderne più efficace la fruizione.
Il nostro progetto prevede
:
- di dotare la struttura di una sede di interpretazione dove provvedere a fornire ai gruppi e ai singoli i mezzi per meglio comprendere come i Barba si ponessero nei confronti della società del loro tempo e come costituissero un pericolo per il potere religioso esistente. La sede dovrà essere dotata di pannelli e di altro materiale illustrativo anche multimediale.
- di restaurare e ripulire i vari locali arredandoli con oggetti e mobili che richiamino le loro funzioni originali.
- di sistemare il prato antistante e istallare una fontana con vasca in pietra, provvedendo a farvi giungere l’acqua di una sorgente distante un centinaio di metri
mercoledì 21 agosto 2013
La Sinfonia ha bisogno di ogni Nota
SE LA NOTA DICESSE
Se la
nota dicesse:
"Non
è una sola nota che fa la musica".
... Non avremmo una sinfonia.
Se la
parola dicesse:
"Non
è una parola che fa una pagina".
... Non ci sarebbe il libro.
Se la
pietra dicesse:
"Non
è una pietra che innalza un muro".
... Non ci sarebbe la casa.
Se
l'uomo dicesse:
"Non
è un gesto di amore
che
salva l'umanità".
... Non ci sarebbero mai né la giustizia,
né la
pace, né la dignità, né la felicità,
sulla
terra degli uomini.
Come
la sinfonia
ha bisogno
di ogni nota,
come
il libro
ha
bisogno di ogni parola,
coma
la casa
ha
bisogno di ogni pietra,
L'umanità
intera
ha
bisogno di te,
là
dove tu sei, unico,
dunque:
insostituibile.
da "Mission" 1995
tratto
da: Al di là delle barriere
martedì 20 agosto 2013
Preghiera di Preghiera
PER QUANTI VIVONO CON NOI
Ti preghiamo per le persone che vivono con noi,
sotto lo stesso cielo, per coloro che abitano nella nostra città,
nel nostro palazzo, per i nostri vicini e conoscenti,
per i nostri buoni amici. E cerchiamo anche di pregare, o Dio,
per coloro ai quali siamo di inciampo, che ci sono estranei,
che non possiamo amare. Amen.
tratto da:
- Pregare, a cura di Fulvio Ferrario,
(collana Spiritualità 5), Claudiana 2012, Torino, p.75.
- Pregare, a cura di Fulvio Ferrario,
(collana Spiritualità 5), Claudiana 2012, Torino, p.75.
domenica 18 agosto 2013
PRALI: UNA PAGINA SIGNIFICATIVA DI STORIA VALDESE
PRALI: SI INAUGURA UN SITO STORICO
Domenica 18 agosto, a partire dalle 9.30, la chiesa di Prali (TO) inaugura in modo ufficiale il sito di Pra Daval, particolarmente significativo per la vicenda storica sua e del popolo valdese.
In quella località infatti si tenne nell'agosto del 1533 un'assemblea a cui partecipavano i responsabili del movimento valdese che confermò la decisione presa l'anno precedente a Chanforan, in Val d'Angrogna, di aderire alla Riforma protestante.
Verranno inaugurati alcuni pannelli storici a ricordo dell'avvenimento e sul luogo si terrà un culto presieduto dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
tratto da: www.chiesavaldese.org
venerdì 16 agosto 2013
Per il pluralismo culturale e religioso
IL MINISTRO PER L'INTEGRAZIONE CECILE KYENGEOSPITE DEL SINODO DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI |
L'occasione sarà l'incontro pubblico di lunedì 26 agosto (alle ore 20,45) presso il tempio valdese di Torre Pellice (TO) che ha per titolo "Santa Ignoranza. Gli italiani, il pluralismo delle fedi, l'analfabetismo religioso".
Oltre al Ministro Kyenge interverranno il politologo Paolo Naso, che presenterà alcuni dati di una ricerca sugli "italiani, la Bibbia, le religioni" commissionata dalla Tavola valdese all'Istituto GFK-Eurisko; quindi Aldo Maria Valli (giornalista Rai, TG1), Gabriella Caramore (conduttrice del programma radiofonico Uomini e profeti), Agnese Cini (Biblia) e il past. Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
A condurre la serata sarà Gian Mario Gillio, direttore del mensile Confronti.
Oltre al Ministro Kyenge interverranno il politologo Paolo Naso, che presenterà alcuni dati di una ricerca sugli "italiani, la Bibbia, le religioni" commissionata dalla Tavola valdese all'Istituto GFK-Eurisko; quindi Aldo Maria Valli (giornalista Rai, TG1), Gabriella Caramore (conduttrice del programma radiofonico Uomini e profeti), Agnese Cini (Biblia) e il past. Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
A condurre la serata sarà Gian Mario Gillio, direttore del mensile Confronti.
"E' per noi un onore poter accogliere la Ministra Kyenge - dichiara il moderatore - non solo per quello che sta facendo per i diritti degli immigrati e per una costruttiva integrazione interculturale, ma anche per quello che rappresenta: una donna che sta compiendo il suo dovere con competenza e spirito istituzionale, reagendo con fermezza e dignità alle volgari provocazione razziste di cui è fatta oggetto. La nostra chiesa, che ogni giorno vive la ricchezza dello scambio interculturale con migliaia di fratelli e di sorelle immigrati inseriti nelle nostre comunità, è pronta ad accompagnare la Ministra nel suo impegno per i diritti degli immigrati e per quel pluralismo culturale e religioso che ancora non ha adeguato riconoscimento pubblico".
I vari interventi saranno intervallati da alcuni brani musicali eseguiti dal gruppo degli Architorti, diretti dal maestro Marco Robino, e dalla Corale valdese di Torre Pellice, per l'occasione diretta da Claudia Coalova.
giovedì 15 agosto 2013
mercoledì 14 agosto 2013
15 agosto valdese: festa, meditazioni e riflessioni
15 AGOSTO VALDESE
Anche quest’anno le chiese valdesi delle Valli valdesi (Torino) terranno il loro incontro annuale nella giornata del 15 agosto.
Nato agli inizi dell’Ottocento, quando era fatto obbligo ai sudditi del regno sardo di celebrare le festività cattoliche, che naturalmente i valdesi non celebravano, l’incontro si tiene all’aperto in località diverse di anno in anno. Ad ospitare la manifestazione sarà quest'anno San Germano Chisone.
Il programma prevede la mattina una parte religiosa con il culto presieduto dal pastore Giuseppe Ficara, a cui faranno seguito il messaggio del moderatore e del direttore del settimanale Riforma.
Il pomeriggio, dopo il pranzo comune al sacco, sarà allietato dai trombettieri della Val Pellice e si concluderà con interventi sul tema della legalità, curati dalla commissione esecutiva del I distretto (Valli valdesi) a cui parteciperà il sindaco di Chivasso.
tratto da: www.chiesavaldese.org
martedì 13 agosto 2013
Il Dio della Bibbia
Colui al quale la Bibbia attribuisce questo titolo,
è altro dagli dèi delle religioni e dal dio metafisico.
è altro dagli dèi delle religioni e dal dio metafisico.
Ciò che la Bibbia dice di Dio è però vicino a questi altri due usi del vocabolo «dio».
Se li
distinguiamo, lo facciamo per evitare di confonderli, e per chiarire
1)
che
questo Dio assicura all’uomo il rapporto con lui,
e
2)
che
questo Dio può valersi degli uomini,
averne bisogno.
averne bisogno.
tratto da: - Helmut GOLLWITZER, Liberazione e Solidarietà
Introduzione alla teologia evangelica,
(Sola Scriptura 12 – nuovi studi teologici),
Claudiana Editrice, Torino, 1986, p. 59.
lunedì 12 agosto 2013
Cercare un nuovo modo di porsi di fronte alla vita
IL VANGELO CI INTERROGA:MATTEO 6,25; 33di Paolo Ribet
«Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete [...] Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più».
| |
Queste due espressioni del Sermone sul monte riassumono la sostanza dell’esortazione sulle cosiddette «sollecitudini ansiose» che Gesù rivolge ai suoi discepoli. Noi dobbiamo imparare ad affidare la nostra esistenza al Signore ed essere capaci, in ogni frangente della vita, di guardare alle cose che contano e non alle apparenze. Dobbiamo guardare a ciò che «viene prima» e considerare che tutto il resto è secondario. Da un po’ di tempo, mi domando molto seriamente se, soprattutto in questi ultimi anni, noi (e intendo con questo tutto il nostro mondo) non stiamo invece mettendo al centro dei nostri interessi tutto ciò che è secondario. Lo dicono in molti: la cosa più importante è apparire, non l’essere. La visibilità e non la sostanza.
Il possesso del denaro o delle cose è diventato la piattaforma su cui costruiamo il nostro vivere – ciò che ci dà sicurezza e fiducia. Vediamo attorno a noi un forte attaccamento al denaro e, contemporaneamente, vediamo persone rose dall’ansia per il denaro che manca, o che potrebbe mancare: l’uno e l’altro sono segni dell’assenza di fiducia in Dio. E se guardiamo alla situazione mondiale, alla crisi economica che stiamo vivendo, dobbiamo domandarci se essa non sia figlia di un modo distorto di vedere il denaro ed il mercato – e, in buona sostanza, di un modo distorto di vedere la vita. Questa rappresentazione perversa che mette al centro della società il denaro e la sua accumulazione, quando è entrata in stallo, ha finito per mettere in crisi tutto il sistema. Ma allora, oltre a preoccuparci di chi ha perso il lavoro (perché è chiaro che ci dobbiamo preoccupare di chi sta male), non dovremmo preoccuparci anche di mutare il nostro sguardo sul mondo, rimettendo al centro le cose essenziali, lasciando indietro quelle secondarie? Uscire dalle crisi, economiche, sociali e personali, significa anche uscire dalla nostra visione perversa che ha generato le crisi.
Ritornando al nostro testo, vediamo che in esso Gesù non dice che non dobbiamo lavorare (come afferma qualcuno) o che dobbiamo vivere come le cicale – tutto al contrario, Gesù ci invita a mettere al centro della nostra vita, dei nostri interessi e del nostro lavoro, la missione che ci è affidata: predicare e vivere il Regno di Dio. “Fai la cosa giusta e tutto il resto, dice Gesù, è secondario e verrà di conseguenza”.
La risposta dunque alla crisi non è guadagnare di più, ma cercare un nuovo modo di porsi di fronte alla vita.
tratto da: www.chiesavaldese.org
in data: lunedì 12 agosto 2013, ore 9.41
| |
domenica 11 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
UN LIBRO UNA LETTURA TANTE SPERANZE
INVIA UN LIBRO A LAMPEDUSA
Rispondendo alla sollecitazione del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, l'editrice Claudiana ha deciso di partecipare alla costituzione di una biblioteca pubblica dedicata ai bambini.
“Una casa editrice come la nostra, per mandato attenta ai temi sociali, non può ignorare l'appello che viene da un luogo come Lampedusa, terra di sbarchi e generosità, ma anche di fatica e complessità”, ha dichiarato Manuel Kromer direttore della casa editrice.
A partire dal mese di settembre la Claudiana invierà numerosi titoli del suo catalogo, con particolare attenzione a quelli dedicati all'infanzia.
Tutti coloro interessati a questa iniziativa possono inviare opere letterarie
al seguente indirizzo:
Giusi Nicolini “Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa”,
Via Cameroni, 92010 Lampedusa (Agrigento) - Italia
giovedì 8 agosto 2013
mercoledì 7 agosto 2013
STEMMA VALDESE
CANDELIERE
tratto, con modifiche, da: www.chiesavaldese.org
Di origine ignota, probabilmente in relazione con lo stemma dei conti di Luserna, antichi feudatari della Val Pellice.
Compare per la prima volta in opere a stampa del XVII secolo.
La candela o fiamma sul candeliere associata alla scritta "in tenebris lux" o "lux lucet in tenebris" è chiaro riferimento al testo evangelico di Giovanni 1,5 dove Gesù è detto luce che risplende nelle tenebre.
La candela o fiamma sul candeliere associata alla scritta "in tenebris lux" o "lux lucet in tenebris" è chiaro riferimento al testo evangelico di Giovanni 1,5 dove Gesù è detto luce che risplende nelle tenebre.
Le sette stelle che fanno corona alla luce sono un riferimento alla visione dell'Apocalisse 1,16: dove Cristo in gloria tiene nella mano 7 stelle che rappresentano le 7 chiese dell'Asia tra crisi e persecuzione.
Con questi due riferimenti biblici i valdesi hanno voluto affermare la loro volontà di fedeltà all'Evangelo:
luce degli uomini
e la loro certezza di essere in comunione con Cristo
tratto, con modifiche, da: www.chiesavaldese.org
martedì 6 agosto 2013
lunedì 5 agosto 2013
LA PREGHIERA A DIO AIUTA
ALL'INCROCIO DELLE STRADE
Signore, avrei un gran bisogno del tuo aiuto,
perché il pericolo appare grande.
Ecco perché mi sono fermato
all'incrocio delle strade
e guardo con apprensione quanto succede;
mi sento sollevato dalla preghiera
e posso proseguire il mio cammino.
Ci incontreremo lungo la via,
Signore.
Juan Marco Rivera,
Porto Rico
tratto da:
Comitato Italiano per la CEVAA,
In Attesa del Mattino,
raccolta di testi di fede,
a cura di Renato Coïsson.
Stampato ma non pubblicato,
Torre Pellice, 1991,
p. 23.
domenica 4 agosto 2013
venerdì 2 agosto 2013
Per un mondo coeso, solidale e pacificato
IL VANGELO CI INTERROGA: MATTEO 5,5
di Paolo Ribet
«Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.» | |
Le Beatitudini, con cui si apre il Sermone sul monte (Matteo capitoli da 5 a 7), sono sconcertanti per la loro radicalità ed esiste sempre il rischio di banalizzarle o di ridurle a pura utopia, fuori dal tempo. La reazione dei «realisti» di tutti i tempi è di dire che non si fa politica e non si può governare col Sermone sul monte.
È certamente vero che, come la Bibbia stessa ci ricorda, l’essere umano è peccatore, egoista, violento e la realtà è quanto mai lontana dalla descrizione delle Beatitudini. Ma è anche vero che il credente non può sentirsi soddisfatto del mondo com’è oggi e vive nella nostalgia del Regno di Dio. E un credente soddisfatto è un credente che, avendo perso il senso del discepolato, non osa più pensare la novità del Regno di Dio e che non osa guardare in avanti.
Ma chi sono i mansueti citati nella nostra Beatitudine? Sono forse gli imbelli, quelli che non hanno il coraggio di opporsi al violento e al gradasso per viltà d’animo? Io credo piuttosto che siano coloro che «sanno fare il bene» e sono capaci di trattenere «l’ira e lo sdegno» perché nella loro vita si affidano al Signore. Detto in altre parole, i mansueti sono coloro che agiscono non con la violenza e la sopraffazione, ma sono in grado di costruire nuovi rapporti con le persone partendo dal basso, dall’incontro con l’altro.
In un mondo come il nostro, in cui sembra vincere chi grida più forte, chi usa un linguaggio più duro ed in cui i rapporti fra le persone e i gruppi sociali si fanno sempre più violenti, diventa quanto mai importante riprendere la beatitudine di Gesù: sono i mansueti coloro che erediteranno la terra perché sono i soli che possono costruire un mondo coeso, solidale e pacificato.
tratto da: www.chiesavaldese.org
| |
in data: venerdì 2 agosto 2013, ore 7.50
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